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Prova ZERO DSR: l’elettrica che vuole conquistare i viaggiatori

La versione “piccola” dell’adventure elettrica è pronta a conquistare i viaggiatori Green

La ZERO DSR è una bella sorpresa. Dopo la prova della sorella maggiore DRS/X, abbiamo voluto provare questa versione edulcorata dell’enduro americana.

Meno potenza, peso inferiore, prezzo più basso, ma stesse caratteristiche alla guida. È pronta sia per città che per una gita fuori porta o fuori strada, ma sempre con lo stesso pensiero in testa… basterà la carica?

DSR pronta per viaggiare comodi 

La prima differenza con la X è la minore potenza. Nulla di drammatico, la DSR è pronta e scatta veloce grazie ai suoi 52 kW equivalenti a 70 cv e 170 Nm di coppia massima.

La velocità massima è di 150 km/h e anche l’accelerazione, seppur non fulminea come la sorella (guarda il video dello 0-100 km/h), non teme sprint al semaforo con le migliori termiche. 

In sella si trova subito la posizione giusta. È comoda e ben sagomata. Il manubrio largo aiuta a gestire i 242 kg in tutte le situazioni sia nel traffico, sia quando la guida si fa più veloce e disinvolta. Il cambio non c’è, quindi una volta acceso il quadro si parte.

Grazie al baricentro basso la stabilità è ottima e la moto scende in curva secca senza perdere la traiettoria. La taratura della forcella è un po’ morbida, ma giusto così su questo tipo di moto.

Il mono posteriore, invece, settato più rigido regala ottime sensazioni di controllo. Buona anche la protezione aerodinamica offerta dal largo “serbatoio” e dal capolino regolabile.

Piccolo appunto su quest’ultimo, a velocità sostenute tende a scendere, non avendo un sistema di blocco efficace una volta trovata la posizione. 

Motore moderno, tutto elettronica

Il motore ha ovviamente una reazione immediata quando si gira la manopole del gas… pardon, dell’acceleratore ed è impossibile parlarne negli stessi termini di un motore termico. Inutile cercare di paragonarli, diventerebbe una sfida impossibile.

Zero rumore, se non un sibilo che sale di tono con l’aumentare della velocità, zero vibrazioni, zero calore che arriva dal motore. La gestione è completamente affidata al sistema Cypher III+, facilmente accessibile grazie al singolo comando e allo schermo TFT da 5 pollici.

Cinque riding mode che cambiano completamente il carattere della moto: Eco, Standard, Sport, Rain e Canyon. La modalità Eco, perfetta per la città ottimizza il consumo e attiva un maggiore freno motore che ha anche la funzione di ricaricare la batteria.

In questa modalità la velocità massima è limitata a 120 km/h, ma l’autonomia raggiunge i suoi valori più alti. Interessante la mappa Sport che consente la massima potenza e un minore intervento dei controlli come TC e ABS.

Perfetta per l’off-road la mappa Canyon, personalizzabile tramite App. Ottimo l’impianto frenante radiale J.Juan che garantisce una frenata sicura in tutte le situazioni. 

Autonomia… questo è il dilemma

Come per tutti i mezzi elettrici, la domanda che più ci si pone è quella relativa alla durata della batteria. La ZERO DSR, grazie alla sua batteria da 15,6 kWh, ha un’autonomia dichiarata nel ciclo urbano di 249 km che scendono a 161 con utilizzo 50% città e 50% autostrada con velocità di 113 Km/h.

Effettivamente possiamo dire che, durante la nostra prova, percorrendo strade cittadine, tangenziale e strade extraurbane abbiamo percorso circa 200 km tornando in redazione con quasi il 20% di carica residua.

Ammettiamo che quando si vede scendere la percentuale della carica un po’ di timore di dover stare un’ora a ricaricare viene, ma in realtà è solo una sensazione alla quale probabilmente ci si abitua con l’utilizzo di un mezzo elettrico.

La ricarica può essere effettuata tramite colonnine rapide che consentono di avere il 100% in poco più di un’ora e mezzo oppure tramite presa casalinga. In questo caso i tempi di ricarica sono ovviamente più lunghi.

Cosa pensiamo della ZERO DSR

Insomma, la DSR è una moto completa e, immaginatela con motore termico se siete ancora contro la spina, sarebbe una delle protagoniste del suo segmento. Non avrebbe nulla da invidiare alle Adventure più vendute. Ovviamente l’handicap maggiore è, come per tutte le elettriche a due e quattro ruote, il tempo di ricarica.

Ma vediamo che si sta facendo strada un nuovo concetto di viaggio che contempla anche pause più lunghe proprio per dare la carica al mezzo. Chissà se ZERO, sicuramente la prima ad aver creduto in una moto elettrica ad alte prestazioni, riuscirà a ritagliarsi la fetta di mercato che si merita con questa modello. Solo il tempo lo dirà…

Il prezzo della ZERO DSR

La ZERO DSR è disponibile anche per patente A2, aggiornabile ad A via software, a partire da 19.890 euro. Info su zeromotorcycles.com.

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