Triumph Tiger 900 Rally Pro: la nostra prova
Il perfetto equilibrio tra in e off-road. La soluzione ideale per chi cerca comodità e avventura
Abbiamo provato la Triumph Tiger 900 Rally Pro e il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato: non me l’aspettavo! Esagero… con questa moto, gli ingegneri di Hinckley si sono davvero superati.

Sì, perché la nuova Rally Pro è il classico esempio di “non cambiare troppo fuori, ma cambia tutto dentro”.

L’abbiamo messa alla prova macinando chilometri di asfalto con una piccola puntatina di off-road.

E quello che abbiamo scoperto è che questa moto ha molto più da dire di quanto il suo look sobrio lasci intendere.

Sotto il vestito tanta sostanza
A prima vista la Tiger 900 Rally Pro potrebbe sembrare identica a quella precedente: stesso telaio, stesse linee, giusto due grafiche nuove e niente più. Ma appena si gira la chiave e si parte, il cambiamento è chiaro.

Il triple è stato affinato e ora raggiunge i 108 cv, non una potenza stratosferica, ma la giusta dose di cavalli necessari a divertire senza mai impegnare troppo.

Dai medi regimi in su, la spinta è interessante, ma è ai bassi che si sentono le sensazioni migliori: il motore della Tiger è morbido, reattivo, sempre pieno.

E se una volta la gestione elettronica dava qualche incertezza, oggi è burro: nessuno scatto, nessun on-off, tutto perfettamente fluido.

Triumph Tiger 900 Rally Pro su asfalto: una vera sorpresa
Non fatevi ingannare dal nome; la Tiger 900 Rally Pro non è solo perfetta per il fuoristrada. Anche su asfalto l’inglese stupisce. Anzi, per essere onesti è proprio qui che si hanno le sorprese maggiori.

Le sospensioni Marzocchi fanno il loro dovere in modo impeccabile, anche se per ottenere il massimo conviene indurire un po’ il setting iniziale.

La frenata integrale? Utile, certo, ma forse un po’ troppo presente sul posteriore per chi ha il piede sensibile.
Ma qui stiamo davvero andando a cercare il pelo nell’uovo, perché nel complesso, la Rally Pro su strada è comoda, sicura, divertente. E per chi ama viaggiare, è una compagna perfetta.

Una cosa che mi ha sorpreso durante la guida è stato il cambio che, a differenza di altri elettronici è sempre fluido, soprattutto a bassi regimi.

Il taglio di corrente è impercettibile e il passaggio tra una marcia e l’altra non da mai scossoni, nemmeno sotto i 2000 giri. Insomma, una bella sorpresa vista anche l’esperienza non proprio esaltante con Speed Triple 1200 RS.

Nonostante il cerchio anteriore da 21”, unico elemento sul quale nutrivo qualche dubbio (su asfalto, inteso), la Rally Pro scende in piega in maniera sorprendente.

La sensazione è quella di avere tra le mani qualcosa di più stradale e la confidenza arriva presto anche quando le curve si fanno “divertenti”.

La moto si dimostra agile anche nei cambi di direzione più veloci; merito del peso ridotto e dell’ottimo lavoro della ciclistica, decisamene azzeccata. Anche gli pneumatici Bridgestone Battlax Adventure danno subito grande sicurezza.

Bello anche il sound del triple inglese. Anche se un po’ soffocato per rientrare nei limiti delle emissioni, suona sempre corposo accompagnato del tipico “fischio” quando si sale di giri.

Comoda, ma se siete piccoli…
Piccola pecca riscontrata durante la prova, l’altezza della sella. Se Madre Natura vi ha fatto un dispetto e non vi ha fatto superare il metro e settantacinque, anche se regolata sulla posizione più bassa, si tocca a terra appena.

Nulla di drammatico, basta prendere un po’ le misure e, spostandosi leggermente su un lato, si poggia la suola in terra senza problemi. Un po’ più complicate, invece, le manovre da fermo, ma grazie al peso gestibile si risolve anche questa situazione sempre in sicurezza.

Altezza a parte, la sella è ben sagomata e consente di percorrere lunghi tragitti senza addormentare le chiappe… Anche la parte posteriore per il passeggero risulta molto comoda; ha la giusta larghezza, l’imbottitura morbida e la corretta distanza dalle pedane. Aggiungiamo l’ottimo posizionamento delle maniglie e la zavorrina può godersi il panorama senza lamentarsi dei chilometri che scorrono (parole sue)…

Triumph Tiger 900 Rally Pro in fuoristrada: una certezza
Se oltre a macinare chilometri di asfalto amate anche qualche scappatella in off-road, siamo certi che la Rally Pro potrà darvi ancora più soddisfazioni. Lo sterrato è decisamente il suo habitat naturale.

Noi ci siamo limitati a qualche centinaio di metri su strada bianca causa abbigliamento street, ma la sensazione è stata quella di avere tra le mani una vera mangia terra, grazie anche alla mappa dedicata “Off-Road Pro”.

In ogni situazione la Tiger si è dimostrata leggera e disinvolta, intuitiva da guidare e sempre equilibrata. Insomma, una Adventure vera adatta agli esperti, ma anche a chi vuole provare l’esperienza off-road per la prima volta.

La Adventure perfetta? Forse sì…
A conti fatti la Triumph Tiger 900 Rally Pro è una delle migliori Adventure oggi sul mercato. Non solo perché è migliorata molto rispetto al modello precedente, ma soprattutto perché riesce a essere due moto in una: agile sullo sterrato, solida e confortevole sull’asfalto.

I prezzi? La Triumph Tiger Rally Pro parte da 17.495 euro. Considerando cosa offre, non è certo una cifra fuori mercato. Ricordiamo che in catalogo c’è anche le sorella GT che parte da 14.795 euro e la GT Pro da 16.595 euro, con declinazione ancora più stradale.
Info su triumphmotorcycles.it

Durante il nostro test della Triumph Tiger 900 Rally Pro abbiamo indossato:
Caschi CGM 560 MAD Pro e 560 MAD Ride
Giacca Bering Profil
Guanti Bering Lady Profil