Omoda 3: il B-SUV del futuro pensa all’Europa
Stile futuristico, prezzo accessibile e una gamma completa a benzina, elettrica e ibrida
Segnatevi questo nome: Omoda 3. Perché nel 2026 lo vedremo sfrecciare anche sulle nostre strade, e promette di fare rumore. Anzi, magari sarà proprio il silenzio il suo punto di forza, se consideriamo che – oltre alla classica versione a benzina – la gamma potrebbe includere anche motorizzazioni elettriche, ibride plug-in e full hybrid. Il tutto, con un prezzo d’attacco attorno ai 20.000 euro. Mica male per un SUV compatto dal look super aggressivo.

Omoda 3, stile anime e muscoli hi-tech
La Omoda 3 si è mostrata in anteprima mondiale durante l’Omoda Day in Cina, con il motto “We do crossover right”. Un evento che ha messo bene in chiaro le intenzioni del Gruppo Chery: entrare nel mercato globale con una proposta fresca, giovane e – soprattutto – pensata per un pubblico europeo sempre più attento a design, tecnologia e sostenibilità.

E proprio il design è la prima cosa che colpisce. Dimenticate le linee morbide: qui si parla di forme decise e geometriche, ispirate all’estetica “mecha” dei robot giapponesi. Non è un caso che la Omoda 3 sembri uscita da un manga di fantascienza, con i suoi fari affilati chiamati “O Universe” e un frontale dominato da un’enorme mascherina nera che regala un look davvero cattivo – nel senso buono.

Dentro è tutto digitale, ovviamente
Anche l’abitacolo, stando alle prime indiscrezioni, non sarà da meno. Ampie superfici digitali, grafiche d’avanguardia e un’impostazione da auto high-tech, perfetta per chi ama la connessione totale anche a bordo. In pratica, la Omoda 3 punta a far sentire il guidatore in un’astronave, ma con le ruote ben piantate per terra.
Certo, il rischio di parlare di “fantascienza” c’è, ma è proprio questo il bello: l’Omoda 3 non è un esercizio di stile da salone, è un modello vero che arriverà sul mercato. E non si limiterà a fare scena. La scelta di proporla anche con motorizzazioni tradizionali, e non solo elettriche, dimostra che Chery vuole entrare sul serio nel segmento B-SUV europeo, un campo di battaglia dove il prezzo conta tanto quanto lo stile.

Omoda 3 aspettando il 2026
Non ci resta che aspettare. L’arrivo ufficiale in Europa è previsto per il 2026, ma l’annuncio in anteprima a Wuhu – quartier generale di Chery – lascia intendere che i lavori siano già a buon punto. Se le promesse saranno mantenute, la Omoda 3 potrebbe davvero diventare una delle sorprese più interessanti nel panorama dei crossover compatti. E voi? Siete pronti a salire su un SUV che sembra arrivato direttamente dal futuro?